Alla classe delle Pere Butirre appartengono numerosissime cultivar. Secondo la definizione datane da Tamaro (1915), si tratta di "tutte quelle che hanno la forma tipica della specie, indipendentemente dal colore, e cioè ben tornita, senza protuberanze, più lunghe che larghe, oppure di uguale lunghezza della larghezza, e non tanto incavate intorno al picciolo, anzi appuntite, la polpa affatto liquescente". Da quest'ultima particolarità deriva il loro nome: negli scritti di Gallesio (1817-39) sulla Butirra bianca, si legge: "la sua polpa è un vero butirro: bianca, delicata e gentile, essa si scioglie in bocca in una pasta morbidissima, mista ad un sugo abbondante e grazioso che vince, anche in sapore, quello di qualunque altra pera". Il nome Beurré venne applicato solo a partire dal 1625 (Leroy, 1879).
Periodo raccolta: luglio-agosto